.CATALOGO DEI SERVIZI DI CONSULENZA
1. Consulenza e assistenza operativa per la costruzione e l'aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo di cui al D.Lgs. n. 231/2001 (in materia di reati commessi in azienda)
2. Consulenza e assistenza operativa alle attività dell'Organismo di vigilanza
3. Consulenza e assistenza operativa per la costruzione e l'aggiornamento del Modello di organizzazione e di gestione di cui al D.Lgs. n. 81/2008 (in materia di salute e sicurezza sul lavoro)
4. Consulenza e assistenza operativa per la costruzione e l'aggiornamento del Tax Control Framework
5. Consulenza e assistenza operativa ai professionisti, ai commercianti di cose antiche e opere d'arte e agli agenti immobiliari destinatari di adempimenti in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo
6. Consulenza e assistenza operativa in materia di privacy
7. Consulenza e assistenza operativa in materia di framework anti-corruzione
8. Due diligence di seconda e terza parte
9. Controlli nei confronti delle terze parti
10. Certificazione dei sistemi di gestione
2. Consulenza e assistenza operativa alle attività dell'Organismo di vigilanza
3. Consulenza e assistenza operativa per la costruzione e l'aggiornamento del Modello di organizzazione e di gestione di cui al D.Lgs. n. 81/2008 (in materia di salute e sicurezza sul lavoro)
4. Consulenza e assistenza operativa per la costruzione e l'aggiornamento del Tax Control Framework
5. Consulenza e assistenza operativa ai professionisti, ai commercianti di cose antiche e opere d'arte e agli agenti immobiliari destinatari di adempimenti in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo
6. Consulenza e assistenza operativa in materia di privacy
7. Consulenza e assistenza operativa in materia di framework anti-corruzione
8. Due diligence di seconda e terza parte
9. Controlli nei confronti delle terze parti
10. Certificazione dei sistemi di gestione
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.Area Decreto 231: adozione e aggiornamento del Modello 231
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Il D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli enti a seguito della commissione di determinati reati (cc.dd. “reati presupposto”) posti in essere nel loro interesse o a vantaggio da parte di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione degli enti stessi, nonché da coloro che esercitano la gestione e il controllo della stessa (cc.dd. “soggetti apicali”) e, infine, da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei soggetti apicali (cc.dd. “soggetti sottoposti” all’altrui vigilanza).
Lo stesso Decreto prevede l’esclusione dell’ente dalla responsabilità amministrativa attraverso l’adozione preventiva di un apposito “modello di organizzazione, gestione e controllo” (“Modello 231”) e la sua efficace attuazione. Nello specifico, l’art. 6 del Decreto n. 231 del 2001 prevede che l’ente sia escluso dal reato qualora provi che: a) l’organo dirigente abbia adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire reati della specie di quello |
verificatosi (a oggi i reati presupposto sono 189; tra questi: reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro, reati di riciclaggio e autoricicalgggio, reati tributari, reati di criminalità organizzata);
b) il compito di vigilanza sul funzionamento, l’osservanza e la cura dell’aggiornamento dei Modello 231 sia stato affidato ad un Organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo (“Organismo di vigilanza”); c) le persone abbiano commesso il reato tramite elusione fraudolenta del Modello 231; d) non vi sia stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’Organismo di vigilanza. In ogni caso, l’ente sarà esonerato da responsabilità nel caso in cui soggetti in posizione apicale e i soggetti subordinati abbiano agito nell’esclusivo interesse proprio o di terzi o abbiano commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestioni predisposti dall’ente. |
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Nel caso l’Ente non abbia preventivamente implementato un Modello 231 e sia stato accusato di reato penale un suo soggetto “apicale” o “sottoposto”, lo stesso Ente risponderà, a titolo di responsabilità amministrativa posta a suo carico, con sanzioni pecuniarie molto onerose, oltre a sanzioni interdittive, confische, ecc.
Ogni Ente che voglia essere escluso dalla responsabilità amministrativa e garantirsi una corretta gestione aziendale, deve essere dotata di un proprio ed esclusivo Modello 231. Ciò comporta che tale “Modello” debba essere predisposto “su misura” della realtà organizzativa alla quale fa riferimento, al fine di poter far fronte alle esigenze emergenti dalla reale struttura ed organizzazione dell’Ente che lo ha adottato. |
I modelli generici, costruiti “a tavolino” senza alcun confronto con la concreta realtà aziendale, sono inefficaci sia a prevenire i reati sia a rappresentare l'esclusione dalla responsabilità amministrativa prevista dall'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001.
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.Area Decreto 231: assistenza alle attività dell'Organismo di vigilanza
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L'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 prevede che il compito di vigilanza sul funzionamento, l’osservanza e la cura dell’aggiornamento dei Modello 231 sia stato affidato ad un Organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo (“Organismo di vigilanza”).
Il Team fornisce supporto - consulenziale e operativo - a tutte le attività che l’Organismo è chiamato ad assolvere:
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- analisi circa il mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionalità del modello;
- cura del necessario aggiornamento in senso dinamico del modello, nell’ipotesi in cui le analisi operate rendano necessario effettuare correzioni ed adeguamenti.
Il Team assiste gli Organismi di vigilanza in tutte le fasi della loro attività, fornendo consulenza e assistenza operativa.
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.Aree Decreto 231 e Sicurezza sul lavoro: costruzione e aggiornamento del Modello di organizzazione e di gestione di cui all'art. 30, D.Lgs. n. 81/2008
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L'art. 30 del D.Lgs. n. 231/2001 prevede che il modello di organizzazione e di gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ("Modello SGSL") con efficacia esimente della responsabilità amministrativa dell'ente di cui al D.Lgs. n. 231/2001, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti,
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riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate.
Il Modello SGSL deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività sopra elencate.
Il Team supporta le imprese nella costruzione, aggiornamento e gestione del sistema procedurale e organizzativo che costituisce i loro Sistemi di gestione della salute e sicurezza.
Il Modello SGSL deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività sopra elencate.
Il Team supporta le imprese nella costruzione, aggiornamento e gestione del sistema procedurale e organizzativo che costituisce i loro Sistemi di gestione della salute e sicurezza.
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.Aree Tax e Decreto 231: costruzione e aggiornamento del Tax Control Framework
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La gestione del rischio fiscale (quale "rischio di non conformità") presenta - anche da un punto di vista operativo e del complessivo assetto del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - evidenti connessioni con il Modello di organizzazione e gestione previsto dall'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001.
Con la circolare prot. n. 0216816/2020 del 1° settembre 2020, la Guardia di finanza ha sottolineato quanto segue: <<Occorre precisare ... che i requisiti essenziali del c.d. Tax Control Framework non sono perfettamente sovrapponibili a quelli dei modelli organizzativi previsti dal decreto legislativo n. 231/2001. ... Ciononostante, non pare esservi dubbio che, quantomeno con riguardo alle aree comuni |
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ai due sistemi, il positivo giudizio espresso dall'Agenzia delle Entrate ai fini dell'ammissione all'adempimento collaborativo possa costituire un utile elemento di valutazione dell'efficacia esimente del modello previsto dal decreto legislativo n. 231/2001, da rimettere alle autonome determinazioni della competente Autorità Giudiziaria.
Vale ricordare, in ogni caso, che la tempestiva implementazione del modello organizzativo può essere considerata un elemento di per sé sufficiente ad escludere la responsabilità dell'ente medesimo solo nell'ipotesi di reato commesso da un sottoposto; diversamente, quando il reato è posto in essere da un apicale, l'ente deve dimostrare anche che l'autore dell'illecito abbia posto in essere una condotta fraudolenta elusiva delle prescrizioni del modello.
Al riguardo, per ulteriori indicazioni, si rinvia alle direttive impartite con circolare n. 83607 in data 19 marzo 2012 del Comando Generale - III Reparto.>>
Vale ricordare, in ogni caso, che la tempestiva implementazione del modello organizzativo può essere considerata un elemento di per sé sufficiente ad escludere la responsabilità dell'ente medesimo solo nell'ipotesi di reato commesso da un sottoposto; diversamente, quando il reato è posto in essere da un apicale, l'ente deve dimostrare anche che l'autore dell'illecito abbia posto in essere una condotta fraudolenta elusiva delle prescrizioni del modello.
Al riguardo, per ulteriori indicazioni, si rinvia alle direttive impartite con circolare n. 83607 in data 19 marzo 2012 del Comando Generale - III Reparto.>>
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.Area Antiriciclaggio: consulenza e assistenza operativa ai professionisti, ai commercianti di cose antiche e opere d'arte e agli agenti immobiliari destinatari di adempimenti in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo
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L'art. 3 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 individua i "soggetti obbligati" a osservare gli adempimenti in materia di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo previsti dal medesimo Decreto. Tra questi soggetti rientrano:
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Il Team assiste i professionisti in tutte le fasi dei processi rilevanti (autovalutazione del rischio, valutazione del rischio cliente/prestazione, adeguata verifica, predisposizione delle procedure di Studio, formazione e informazione, ecc.), anche avvalendosi di un apposito Tool informatico.
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.Aree Tax - Decreto 231 - Anticorruzione: controlli nei confronti delle terze parti |
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Per consentire alle Imprese il conseguimento di VANTAGGI COMPETITIVI sul mercato globale, HiNX offre servizi di:
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Gli ambiti di competenza includono indagini aziendali, controversie commerciali e legali, visti di conformità legislativi, frodi, perdite finanziarie e danni reputazionali.
Per migliorare l'efficacia del Sistema di prevenzione dei reati (tributari, corruzione, riciclaggio, ecc.), attraverso i servizi offerti le Imprese possono porre in atto validi presidi riferiti ai controlli nei confronti delle terze parti (investitori, fornitori, clienti, ecc.), rafforzando i "Modelli 231", i "Modelli anticorruzione" e i Tax Control Frameworks.
Per migliorare l'efficacia del Sistema di prevenzione dei reati (tributari, corruzione, riciclaggio, ecc.), attraverso i servizi offerti le Imprese possono porre in atto validi presidi riferiti ai controlli nei confronti delle terze parti (investitori, fornitori, clienti, ecc.), rafforzando i "Modelli 231", i "Modelli anticorruzione" e i Tax Control Frameworks.